Ciao e benvenuto in questo approfondimento su come fare il caffè ristretto!
Ho deciso di scrivere questo articolo sia perché si tratta di un tipo di caffè molto amato da noi Italiani, sia per chiarirci meglio le idee su cos’è e come si prepara il caffè ristretto nel modo giusto.
Parlando con amici e conoscenti ho notato che tutti sanno che il ristretto è un espresso più corto del normale, ma non tutti sanno come si prepara.
In pratica sebbene il concetto di ristretto sia ben noto, non sono altrettanto chiare le differenze tra caffè ristretto ed espresso normale.
Iniziamo allora con lo spiegare cosa si intende per caffè ristretto, cercando di dare anche una definizione più tecnica di questa tipologia di caffè.
Cos’è il Caffè Ristretto
Il caffè ristretto è un espresso che contiene meno acqua rispetto alla tazzina di caffè espresso tradizionale.
In particolare se una tazzina di espresso contiene solitamente circa 25-30 ml di caffè, una tazzina di ristretto ne contiene circa la metà o poco più.
Parlare però di millilitri può indurre in errore, poiché i millilitri sono una unità di misura del volume. Il volume del caffè è influenzato non poco dalla schiuma che si forma, e che varia notevolmente ad esempio in base alla miscela oppure a quanto fresca è la materia prima utilizzata (usare chicchi di caffè meno freschi significa ottenere meno schiuma e quindi un minor volume).
Per definire il caffè ristretto è meglio parlare di quantità in termini di peso, cioè di grammi.
Definizione di Caffè Ristretto
Per dare una definizione tecnica di caffè ristretto bisogna introdurre il concetto di Brew Ratio, ovvero Rapporto di Infusione.
La Brew Ratio è il rapporto tra la quantità di polvere di caffè usata e la quantità di bevanda che ci ritroviamo nella tazzina.
In generale per fare un caffè ristretto si utilizza la stessa quantità di caffè macinato necessaria per un normale espresso, ovvero 7-8 grammi circa.
La quantità di bevanda che troviamo in tazzina per un ristretto va da poco più di 1 a 1,5 volte la quantità di caffè macinato inserita nel filtro (e quindi parliamo di circa 10-12 grammi).
Per un espresso normale invece la Brew Ratio è maggiore, e va da 1,5 a 2,5. La quantità di bevanda in una tazzina di espresso normale (cioè non ristretto) dovrebbe quindi essere compresa tra 15 e 20 grammi circa.
Tornando al ristretto, naturalmente una quantità di 10-12 grammi corrisponde a un volume in millilitri maggiore, visto che come dicevamo prima occorre considerare anche il volume relativo alla schiuma.
Caratteristiche del Caffè Ristretto
Come dicevamo il caffè ristretto è caratterizzato da un minor contenuto di acqua rispetto a un normale espresso, e da un gusto particolarmente aromatico e deciso.
Si tratta di un espresso più corto, più concentrato e più cremoso di quello tradizionale. Proprio per queste sue caratteristiche di solito il ristretto si beve “puro”, ovvero non si usa macchiarlo. Aggiungendo latte infatti si perderebbero le caratteristiche tipiche di bevanda densa e dal sapore forte.
Insomma il ristretto è il tipico “caffè al volo”, ovvero un piacere intenso ma fugace dato che per berne una tazzina ci vuole solo un attimo!
Come si Prepara il Caffè Ristretto
Il modo giusto per fare un caffè ristretto è quello di macinare i chicchi più finemente rispetto alla granulometria utilizzata per l’espresso normale.
Invece la quantità di caffè macinato da utilizzare per ottenere una tazzina di ristretto è la stessa che si usa per l’espresso o al massimo mezzo grammo in più (insomma stiamo parlando dei soliti 7-8 grammi).
Nel caso del ristretto quindi lo strato di caffè nel filtro risulta più compatto grazie alla macinatura più fine, quindi l’acqua in pressione trova maggiore resistenza e passa in minore quantità, risultando in una bevanda più concentrata.
Una macinatura più fine in pratica fa in modo che ci siano minori spazi tra un granello e l’altro, rendendo più difficile il passaggio dell’acqua attraverso lo strato di caffè.
In questo modo la macchina espresso genera un flusso di caffè particolarmente lento, che gocciola nella tazzina risultando così in una bevanda piacevolmente corposa e dall’aroma intenso.
Il tempo di estrazione invece è circa lo stesso, o al limite leggermente minore, rispetto a quello dell’espresso tradizionale. Per preparare un caffè ristretto non è quindi necessario interrompere l’estrazione molto prima del normale.
Ecco inoltre un paio di errori da evitare quando si prepara il caffè ristretto:
- usare una quantità eccessiva di caffè macinato.
- Pressare più del normale la polvere dentro al filtro.
Quanta Caffeina ha un Caffè Ristretto?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il caffè ristretto contiene meno caffeina rispetto all’espresso e al caffè lungo.
Dato che la quantità di acqua utilizzata è minore del normale, anche la quantità di caffeina estratta risulta più bassa. Maggiore cremosità e sapore più deciso non significa quindi necessariamente maggior contenuto di caffeina!
Se ti interessa scoprire quanta caffeina c’è in un espresso, ti consiglio di leggere il nostro approfondimento in merito!